La riduzione del cuneo 2025: le disposizioni in materia fiscale e previdenziale

La legge di Bilancio n. 2025, n. 207/2024, ha modificato radicalmente le modalità di attribuzione degli sgravi previdenziali sulla quota dei contributi per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) a carico dei lavoratori.

Le misure previste fino al 31/12/2024 stabilivano la restituzione al lavoratore della quota IVS nella misura del 7% nel caso l’imponibile previdenziale mensile fosse risultato pari o inferiore a € 1.923 e del 6% oltre tale valore e fino a concorrenza dell’imponibile contributivo di € 2.692, che corrispondeva, su base annua, ad un imponibile previdenziale di € 35.000.

Per il 2025, i commi 4 e 6 dell’articolo 1 legge di Bilancio 2025, oltre ad aver innalzato il tetto reddituale da € 35.000 a € 40.000 annui, hanno previsto che il riconoscimento del beneficio venga calcolato sull’imponibile fiscale e non più sull’imponibile previdenziale.

In particolare, il comma 4 prevede il riconoscimento di una somma integrativa variabile a seconda del reddito percepito, attribuita nella seguente misura:

-         fino a € 8.500 una percentuale del 7,1%;

-         da € 8.501 a € 15.000 una percentuale del 5,3%;

-         da € 15.001 a 20.000 una percentuale del 4,8%.

Tale somma non concorre alla formazione del reddito, è calcolata in percentuale sul reddito di lavoro dipendente e viene riconosciuta contestualmente alla richiesta di applicazione delle detrazioni per lavoro dipendente.

Il comma 6 ha previsto l’attribuzione di un’ulteriore detrazione fiscale, da rapportare al periodo di lavoro svolto e a condizione che il lavoratore dipendente consegua un reddito complessivo compreso tra € 20.000 e € 40.000, con questi valori:

- fissa di € 1.000 in caso di imponibile fiscale compreso fra € 20.000 e € 32.000;

- variabile da € 32.001 a € 40.000, erogata con la seguente formula:

   € 1000 x (€ 40.000 – Reddito complessivo) / 8.000.