Il DDL legge di bilancio per l'anno 2025. Sintesi delle norme di interesse della Ragioneria dei Comuni Di Mauro Bellesia
DDL legge di bilancio dell'anno 2025
Il DDL legge di bilancio per l'anno 2025. Sintesi delle norme di interesse della Ragioneria dei Comuni Di Mauro Bellesia
a cura di Mauro Bellesia
11 Novembre 2024
Si sintetizzano qui di seguito le norme del DDL legge di bilancio dell'anno 2025 di interesse per le Ragionerie dei Comuni.
(Art.10) Rimborsi di spese per vitto, alloggio, trasporti, devono essere effettuati solo con mandati di pagamento specifici o inseriti nei cedolini paga, cioè con sistemi di pagamento tracciabili.
(Art.10) Per i dipendenti pubblici, le multe o sanzioni superiori a € 5.000 sono detratte direttamente nel cedolino paga dal 1/1/26.
(Art.97) Incremento del fondo nazionale per il trasporto pubblico locale di 120 ml solo per anno 2025.
(Art.99, c.1) Addizionale Irpef. I Comuni entro il 15/4/25 (in via eccezionale) con delibera consiliare, modificano agevolazioni ed aliquote sulla base della nuova disciplina nazionale.
La possibilità di determinare aliquote differenziali è prevista per i soli anni 2025-2026-2027.
Nel caso l'Ente non provveda o non comunichi la delibera al MEF, scattano le aliquote fissate per l'anno precedente.
(Art.100, c.1) FSC - Incrementi al FSC specie per gli anni successivi all'anno 2025 e conferma del regime di perequazione progressiva.
Rimangono confermati i tagli ai trasferimenti erariali stabiliti nell'anno 2024.
(Art.100, c.2) FSC - Istituito un fondo correttivo di 56 ml destinato ai comuni delle regioni a statuto ordinario per attenuare nell'anno 2025 gli effetti delle disposizioni di perequazione.
(Art. 101) Nuovo fondo di 100 ml ai Comuni per assistenza ai minori disposta con provvedimento dell'Autorità giudiziaria.
Il fondo è ripartito ai Comuni con un rapporto Spesa per minori / tot. spesa sociale superiore al 10%. In attesa di un DM di riparto.
(Art. 103) L'art. 103 del DDL legge di bilancio per l'anno 2025 abroga il regime di tesoreria unica mista poichè non più coerente con le nuove regole di governance economica europea. E' abrogato l'art. 7 del D.Lgs. 279/1997 e l’art. 35, comma 8, del DL 1/2012, conv. nella L. 27/2012.
Per gli enti locali, di fatto, non cambia nulla in quanto da molti anni il regime di tesoreria unica mista (più favorevole per gli enti locali) è stato sostituito da quello più restrittivo di tesoreria unica tradizionale, impedendo qualsiasi gestione autonoma delle proprie giacenze di cassa.
(Art. 104, c.1) Anche i Comuni partecipano al raggiungimento degli obiettivi di cui alla nuova governance europea a partire dall'anno 2025 (ex patto di stabilità interno), tranne gli Enti in dissesto o in riequilibrio finanziario.
(Art. 104, c.2) Dall'anno 2025 i Comuni devono presentare un saldo non negativo di competenza finanziaria, come definito dall'allegato 9 al D.Lgs. 118/11, nel bilancio preventivo e nel rendiconto generale.
Il suddetto "saldo finanziario di competenza" si può così sintetizzare:
+ Entrate di competenza
+ utilizzo dell'avanzo di amministrazione
- Spese di competenza
- recupero disavanzo di amministrazione
- Entrate vincolate e accantonate, perchè non utilizzate nell'esercizio
Esso corrisponde alla voce "W3 EQUILIBRIO COMPLESSIVO", pari all'equilibrio di bilancio al netto della variazione degli accantonamenti effettuati in sede di rendiconto (vedasi prospetto della verifica degli equilibri all. 10, D.Lgs 118/11 e punto 13.4. all. 4/1, D.Lgs. 118/11).
(Art. 104...