IL RISARCIMENTO PER GLI INCARICHI DIRIGENZIALI CONFERITI ILLEGITTIMAMENTE
risarcimento danni al soggetto cui non è stato illegittimamente conferito un incarico
IL RISARCIMENTO PER GLI INCARICHI DIRIGENZIALI CONFERITI ILLEGITTIMAMENTE
a cura di Arturo Bianco
21 Ottobre 2024
Il risarcimento danni al soggetto cui non è stato illegittimamente conferito un incarico dirigenziale spetta solamente a condizione che venga dimostrato che aveva una elevata possibilità di esserne destinatario se si fossero rispettate le procedure e/o i criteri previsti dal legislatore nazionale.
La violazione delle norme sul conferimento di incarichi dirigenziali determina come conseguenza la maturazione del diritto al risarcimento del relativo danno, ma è necessario che il ricorrente dimostri la esistenza di una elevata probabilità che egli stesso potesse essere destinatario di tale incarico laddove la procedura e/o i criteri previsti dal legislatore nazionale fossero stati effettivamente rispettati: siamo quindi in presenza di una sentenza che stabilisce una sostanziale limitazione del diritto al risarcimento per la cd perdita di chance nel caso di mancato conferimento di un incarico dirigenziale. Sono queste le principali ed innovative, per molti aspetti, indicazioni contenute nella sentenza della sezione lavoro della Corte di Cassazione n. 25442/2024.
IL PRINCIPIO DI DIRITTO
La sezione lavoro dei cd ermellini, nel modificare la sentenza dei giudici di appelo, detta il seguente principio di diritto: "il risarcimento del danno da c.d. perdita di chance non segue automaticamente a una procedura concorsuale illegittima ma va individuato nella sussistenza di elevate probabilità di esito vittorioso della selezione, la cui prova, anche presuntiva, non può essere integrata dall'esistenza di probabilità tutte pari tra i vari concorrenti alla selezione di conseguire il risultato atteso, occorrendo che si dimostri il nesso di causalità tra l'inadempimento datoriale e il suddetto danno in termini prossimi alla certezza".
Siamo in presenza di una indicazione molto importante: essa di fatto restringe in misura assai marcata il perimetro di coloro che possono aspirare al risarcimento danni per le illegittimità nelle procedure di conferimento dell’incarico: occorre che il ricorrente dimostri, come si suol dire carte alla mano, di avere notevoli possibilità di essere destinatario dell’incarico in caso di rispetto delle procedure e dei criteri. Il che scoraggia, di fatto, i ricorsi dei candidati che non possono dimostrare di avere una elevata probabilità di “successo”.