LA VALUTAZIONE DELLA ESPERIENZA NELLE PROGRESSIONI VERTICALI
progressioni verticali con un punteggio più elevato
LA VALUTAZIONE DELLA ESPERIENZA NELLE PROGRESSIONI VERTICALI
a cura di Arturo Bianco
10 Marzo 2025
Solamente se il regolamento dell’ente lo prevede espressamente ed in presenza di una adeguata motivazione si può valutare nelle progressioni verticali con un punteggio più elevato l’esperienza maturata presso la stessa amministrazione rispetto a quella maturata nello stesso profilo in un altro ente.
La possibilità di apprezzare con un punteggio più elevato nelle selezioni per le progressioni verticali la esperienza maturata nell’identico profilo presso la stessa amministrazione è legittima solamente se prevista dal regolamento dell’ente ed in presenza di una adeguata motivazione. Siamo in presenza di un filo assai sottile rispetto al giudizio di illegittimità di tale scelta, per cui non si può che raccomandare il massimo di prudenza e di cautela nella utilizzazione di questa possibilità.
LE PROGRESSIONI VERTICALI: L’ESPERIENZA PRESSO LO STESSO ENTE
Le amministrazioni possono decidere di valutare nelle progressioni verticali esclusivamente l’esperienza maturata presso lo stesso ente, se non vi sono previsioni regolamentari dell’ente che vanno in direzione diversa. Sono questi i principi fissati dalla sentenza del Tar della Campania n. 1247/2025.
“La disciplina del riformato art. 52, comma 1-bis, decreto legislativo n. 165/2001 è ispirata al criterio della valorizzazione del merito dei dipendenti, che non si esaurisce nell’esperienza professionale in sé (la quale, peraltro, rileva anche per il tramite del criterio preferenziale dell’anzianità di servizio), ma include, più in generale, la formazione, la competenza e la qualificazione professionale del lavoratore.. La volontà del legislatore è quella di ancorare il percorso di crescita per gli interni all'amministrazione a una serie di parametri che possano rappresentare il possesso di un adeguato livello professionale in assenza del meccanismo concorsuale, al fine di rendere esplicito che il ricorso alla procedura comparativa in luogo di quella concorsuale è idonea e parimenti efficace nell'assicurare che la progressione di area e/o categoria o qualifica avvenga a beneficio dei più capaci e meritevoli. Spetta poi a ogni ente, a fronte di parametri oggettivi validi per ogni amministrazione individuati dal Legislatore del 2021, effettuare, all'interno della propria autonomia regolamentare, una più puntuale definizione di tali parametri, adattandoli alle proprie esigenze .. Si tratta di una scelta espressione di discrezionalità amministrativa, di regola insindacabile se non per manifesta irragionevolezza, vista natura stessa del procedimento (progressione interna), funzionale a valorizzare esperienza e professionalità di soggetti già dipendenti dell’Amministrazione .. Non può ritenersi erroneo limitare l’attribuzione del punteggio ai soli dipendenti che l’ente abbia potuto valutare, nel loro operato alle proprie dipendenze, considerando irrilevante l’esperienza svolta in altri enti”.
LE PROGRESSIONI VERTICALI: L’ESPERIENZA PRESSO LO STESSO ENTE
La scelta delle amministrazioni di valutare nelle progressioni verticali esclusivamente l’esperienza maturata presso lo stesso ente deve essere ritenuta illegittima se nel regolamento dell’ente tale previsione non è contenuta. Sono questi i principi...