LO SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE CONCORSUALI: NOVITA’ LEGISLATIVE ED INDICAZIONI DELLA GIURISPRUDENZA
graduatorie concorsuali
LO SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE CONCORSUALI: NOVITA’ LEGISLATIVE ED INDICAZIONI DELLA GIURISPRUDENZA
a cura di Arturo Bianco
07 Aprile 2025
Per il d.l. n. 25/2024 le graduatorie concorsuali possono essere utilizzate per scorrimento anche per le assunzioni a tempo determinato e le amministrazioni possono non utilizzarle per le assunzioni degli idonei bandendo un nuovo concorso; per la giurisprudenza amministrativa i contenziosi sono di competenza del giudice ordinario, mentre se non si dà corso alla loro utilizzazione bandendo una selezione ex articolo 110 la competenza spetta al giudice amministrativo.
Con il d.l. n. 25/2025 sono state dettate importanti novità nell’applicazione dello scorrimento delle graduatorie. Dal canto suo la giurisprudenza amministrativa ha dettato in modo preciso gli ambiti entro cui si ripartisce il contenzioso tra i giudici amministrativi e quelli del lavoro.
LE NOVITA’ LEGISLATIVE
Con la novella legislativa è stato chiarito in primo luogo che esse possono essere utilizzate anche per ragioni diverse dalla mancata presa di servizio da parte dei vincitori e/o dalle dimissioni durante il periodo di prova. Ed ancora che anche le graduatorie dei concorsi a tempo determinato possono essere utilizzate per questo tipo di assunzioni, superando il divieto dettato dal d.l. n. 101/2013 e smi, tranne che nel caso di personale necessario per l’attuazione del PNRR. Si deve inoltre evidenziare che, a correzione delle letture fornite dalla giurisprudenza, è stato chiarito che il diritto alla assunzione nasce in capo ai vincitori e che le amministrazioni possono, anziché dare luogo al loro scorrimento per le assunzioni degli idonei, possono bandire un nuovo concorso. E’ stato inoltre chiarito che esse possono essere utilizzate fino alla individuazione nominativa del dipendente che l’altro ente può assumere, non assumendo rilievo la data di stipula del contratto individuale di lavoro.
L’AMPLIAMENTO DELLA UTILIZZAZIONE DELLE GRADUATORIE
Gli ambiti entro cui i contenziosi sulle graduatorie sono di competenza del giudice ordinario e quelli in cui spettano al giudice del lavoro sono stati chiariti dalla sentenza della quarta sezione del Consiglio di Stato n. 390/2025.
Leggiamo che la giurisdizione spetta di norma al “giudice ordinario richiamando il costante indirizzo giurisprudenziale secondo cui, in materia di riparto di giurisdizione, nelle controversie relative a procedure concorsuali nell’ambito del pubblico impiego privatizzato la cognizione della domanda avanzata dal candidato collocato nella graduatoria finale e riguardante la pretesa al riconoscimento del diritto allo scorrimento della graduatoria è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario perché con essa si fa valere il diritto all’assunzione, mentre laddove la pretesa al riconoscimento di tale diritto (assunzione appunto) riguarda la contestazione del provvedimento di indizione di un nuovo concorso, la giurisdizione sarebbe devoluta al giudice amministrativo, perché tale doglianza investe l’esercizio del potere dell’Amministrazione cui corrisponde una situazione di interesse legittimo”.
Ed ancora, “gli atti di macro-organizzazione, che, secondo un costante indirizzo giurisprudenziale, rientrano nella giurisdizione del giudice amministrativo quando costituiscono, come nel caso di specie, la fonte immediata e diretta della lesione della posizione giuridica soggettiva fatta valere in giudizio”. Per la Corte di Cassazione, “appartiene al giudice amministrativo la cognizione delle controversie riguardanti la legittimità degli atti amministrativi di macroorganizzazione, espressione di un potere...