Cessioni del quinto dello stipendio: gli obblighi del datore di lavoro
Corte di Cassazione sentenza n. 22362 dell’8/8/2024
Cessioni del quinto dello stipendio: gli obblighi del datore di lavoro
a cura di Pierluigi Tessaro
02 Settembre 2024
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22362 dell’8/8/2024, ha rigettato il ricorso di un’azienda stabilendo che non possono essere effettuate ulteriori trattenute sulle buste paga dei dipendenti in relazione alle cessioni del quinto dello stipendio, salvo il caso in cui non venga dimostrata l’eccessiva gravosità degli adempimenti amministrativi.
Ricostruendo il fatto, la Cassazione ha richiamato la precedente sentenza della Corte d’Appello di Milano n. 25021 del 25/3/2021, che aveva rigettato il ricorso di una ditta verso la sentenza di primo grado, riferita all’illegittimità delle trattenute dallo stipendio dei dipendenti in relazione ai costi di gestione amministrativi funzionali alla cessione del quinto.
Trattandosi di operazioni di gestione ordinaria del rapporto di lavoro, il datore di lavoro non può addebitare ai dipendenti ulteriori costi connessi al rapporto giuridico sorto con il contratto di cessione, oltretutto senza aver provato un maggior carico di lavoro tale da giustificare il rimborso di ulteriori oneri a carico dell’azienda.
Secondo la Corte, i lavoratori vantano un diritto potestativo, per cui il datore di lavoro è tenuto a dotarsi di un ufficio amministrativo idoneo alla gestione del personale e, quindi, di farsi carico di tutte le operazioni necessarie allo scopo, quali, ad esempio, la gestione delle ferie, delle malattie, degli infortuni, dei permessi, delle anticipazioni del TFR, ecc.
In tale contesto rientrano anche le cessioni del quinto dello stipendio, per cui l’azienda non può negare al lavoratore di procedere con tali richieste.
Nel documento, la Cassazione richiama una precedente sentenza, la n. 24877/2019, di rifiuto da parte di un’azienda di effettuare la trattenuta sindacale nei confronti dei propri lavoratori.
Sebbene si riferisca ad una casistica diversa, in quella circostanza la Corte negò la pretesa del datore di lavoro di richiedere ai dipendenti il rimborso...