Le indicazioni della Corte di Cassazione sulla fruizione del buono pasto
Corte di Cassazione Ordinanza n. 21440 del 31/7/2024
Le indicazioni della Corte di Cassazione sulla fruizione del buono pasto
a cura di Pierluigi Tessaro
26 Agosto 2024
Con l’Ordinanza n. 21440 del 31/7/2024, la Corte di Cassazione ha affermato che la fruizione del pasto è direttamente collegata alla pausa di lavoro.
Il pasto deve essere consumato durante la pausa di lavoro e deve essere riconosciuto a tutti i dipendenti che effettuano un orario di lavoro giornaliero eccedente le 6 ore.
Il caso ha riguardato una dipendente di un’Azienda Ospedaliera che aveva chiesto il diritto di godere dei buoni pasto durante lo svolgimento dei turni serali oltre le 6 ore.
L’Azienda Ospedaliera aveva, invece, negato tale diritto sostenendo che la dipendente avrebbe potuto consumare il pasto prima dell’inizio dei turni pomeridiani e notturni, in considerazione del fatto che il diritto alla mensa non è automaticamente collegato al diritto alla pausa.
Nell’Ordinanza, la Corte ha richiamato:
- l’articolo 8 del D.lgs. n. 66/2003, che non attribuisce il diritto alla mensa ma disciplina esclusivamente il diritto alla pausa, essendo soltanto una possibilità quella di consumare il pasto durante la pausa.
- l’articolo 29 del CCNL Comparto Sanità del 2001 (modificato nei commi 1 e 4, dall’articolo 4 del CCNL 31/7/2009), che dispone che le aziende, in relazione al proprio assetto organizzativo e compatibilmente con le risorse disponibili, possono istituire mense di servizio o, in alternativa, garantire l’esercizio del diritto di mensa con modalità sostitutive, cui tutti i dipendenti hanno diritto nei giorni di effettiva presenza in servizio, in relazione all’articolazione dell’orario di lavoro.
La questione di causa evidenziata dalla Cassazione...