Nel cedolino di marzo l’acconto delle addizionali comunali 2025
addizionali comunali 2025
Nel cedolino di marzo l’acconto delle addizionali comunali 2025
a cura di Pierluigi Tessaro
17 Marzo 2025
Con il corrente mese di marzo, le Amministrazioni ed Enti hanno iniziato ad addebitare ai propri dipendenti le rate di acconto sulle addizionali comunali 2025.
Si tratta di una misura introdotta a partire dal 2007 che grava sul contribuente insieme alle rate di addizionali regionali e comunali.
L’acconto, trattenuto in un numero massimo di 9 rate mensili a partire da marzo, termina nel mese di novembre, che rappresenta il termine ultimo per il pagamento delle addizionali.
Nel caso, tuttavia, di cessazione del rapporto di lavoro durante l’anno, l’amministrazione procederà a trattenere le quote rimanenti.
L’acconto dell’addizionale comunale 2025, indicato nella CU 2025 al punto 29, viene calcolato nella misura del 30% sulla base del reddito imponibile ai fini fiscali dell’anno precedente e con riferimento alle aliquote deliberate dal comune di residenza.
Analizzando le voci trattenute nei cedolini paga, quelle relative alle addizionali non trovano, perciò, nessun riferimento ai vari imponibili mensili presenti in busta paga, diversamente rispetto a quelle CPDEL/CPS, fondo ritenuta e credito, Inadel TFS/TFR, ritenuta Irpef.
L’addizionale è dovuta al comune nel quale il contribuente elegge il proprio domicilio fiscale alla data del 1° gennaio dell’anno cui si riferisce il pagamento dell’addizionale stessa, ed è determinata sul reddito complessivo ai fini Irpef, dedotti gli oneri deducibili ed al netto delle detrazioni spettanti.
Si tratta, perciò, di un ulteriore aggravio a carico dei contribuenti, che si aggiunge alle rate mensili riferite all’addizionale regionale e al saldo dell’addizionale comunale, calcolate entrambe sempre con riferimento al reddito imponibile ai fini fiscali dell’anno precedente.
Istituite alla fine degli...