AFFIDAMENTO DIRETTO DI SERVIZI COMUNALI E PROROGHE CONTRATTUALI RIPETUTE. CONFIGURAZIONE DEL DANNO ERARIALE.

La Corte dei Conti sezione Umbria è intervenuta recentemente con sentenza n. 11 del 6 marzo 2024 per la condanna di amministratori e dirigenti di un Comune per danno erariale causato da reiterate procedura di proroga contrattuale relativamente all'affidamento diretto di alcuni servizi comunali. Nel caso in esame, la circostanza che la violazione delle normali norme sulla concorrenza riguardi numerosi servizi affidati in via diretta senza procedura ad evidenza pubblica ad una Società Cooperativa (servizi cimiteriali per undici cimiteri; pulizia degli uffici comunali; gestione del centralino, portierato, uscierato e controllo accessi; servizio di prima accoglienza turistica, infopoint turistico, gestione e telegestione dei parcheggi pubblici), il protrarsi della situazione per vari anni (2012 -2019), la consistente entità degli appalti, che apparivano modesti solo perché illegittimamente frazionati, il numero elevato delle proroghe (diciannove solo per i servizi cimiteriali), rappresentano elementi decisivi che inducono la Corte a ritenere grave la condotta dei soggetti che hanno posto in essere i fatti in questione e determinato i conseguenti sviluppi dannosi per l'Ente. Secondo la Corte la proroga dei contratti rappresenta un evento temporaneo ed eccezionale, tenuto conto che la regola generale impone alla scadenza della eventuale proroga contrattuale la realizzazione di nuova procedura ad evidenza pubblica per l'individuazione del contraente, ai fini del rispetto del principio eurounitario della concorrenza. Nel caso di specie si evidenzia invece una situazione di proroga contrattuale protratta nel tempo, che non assume quindi il requisito dell'eccezionalità. Il Comune ben doveva conoscere l'esigenza di provvedere ad un nuovo affidamento in...