La spesa dei Comuni per i servizi sociali
La gestione comunale degli interventi e dei servizi sociali
La spesa dei Comuni per i servizi sociali
Rapporto sulle Istituzioni Pubbliche 2024 pubblicato da Istat
31 Ottobre 2024
Il Rapporto sulle Istituzioni Pubbliche 2024, pubblicato da Istat, dedica un paragrafo specifico ai Servizi sociali dei Comuni. La gestione comunale degli interventi e dei servizi sociali ha l'obiettivo di tutelare i cittadini di fronte a vari rischi o bisogni, tra cui invalidità, vecchiaia, necessità legate alla crescita dei figli, povertà ed esclusione sociale. La maggior parte della spesa (36,9%) è destinata a famiglie e minori, seguita da persone disabili (25,0%) e anziani (15,9%). Le risorse rimanenti riguardano la povertà e il disagio degli adulti (12,2%), i servizi per gli immigrati (4,3%) e, in minima parte, le dipendenze da alcol e droga (0,3%). Il 5,4% della spesa è assorbito dalle attività generali e dalla multiutenza (sportelli tematici, segretariato sociale).
Tra il 2003 e il 2020, le risorse impegnate complessivamente hanno avuto un trend crescente, ad eccezione del declino registrato nel triennio 2011-2013. L'incremento più consistente si è registrato per la spesa destinata ai disabili, che dal 2009 ha superato le risorse dedicate agli anziani, con interventi e servizi di rilievo negli ambiti educativo-assistenziali e per l'inserimento lavorativo. I Comuni gestiscono anche strutture residenziali e centri diurni, integrando le rette nelle strutture private quando necessario. Tra i servizi per i disabili, l'assistenza domiciliare è in costante aumento.
Le spese per l’assistenza agli anziani sono in calo dal 2011, nonostante il continuo aumento della popolazione di riferimento. In termini pro-capite, le risorse impiegate dai Comuni sono passate da 122 euro annui nel 2010 (per residenti di 65 anni e oltre) a 90 euro nel 2020. In quest'area, le principali voci di spesa sono l'accoglienza nelle strutture residenziali (41%), l'assistenza domiciliare (35,9%) e i...