Rigenerazione urbana: le Regioni in cui sono possibili deroghe su standard urbanistici ed edilizi
DEROGHE AGLI STANDARD URBANISTICI ED EDILIZI AI SENSI DELL’ART. 2-BIS DEL DPR 380/2001: QUADRO...
Rigenerazione urbana: le Regioni in cui sono possibili deroghe su standard urbanistici ed edilizi
ANCE ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI
18 Aprile 2024
Uno dei principali problemi che si frappongono ad una realizzazione diffusa ed agevole degli interventi di rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, soprattutto mediante demolizione e ricostruzione, è rappresentato dal rispetto delle disposizioni sugli standard urbanistici (rapporti fra insediamenti e spazi/immobili pubblici o per attività di interesse generale) ed edilizi (limiti inderogabili di densità edilizia, altezza, distanza fra edifici) contenute nel DM 1444/1968.
Gli interventi di “sostituzione edilizia” si inseriscono generalmente in un contesto urbano consolidato che, soprattutto in presenza di aumenti di volumetria, rende difficile il rispetto di limiti di densità, distanza o di altezza, così come il reperimento di aree da destinare a standard urbanistici.
In questo scenario si colloca l’articolo 2-bis del Dpr 380/2001 (Tu edilizia) - inserito dalla Legge 98/2013 di conversione del DL 69/2013 e successivamente integrato e modificato dai DL 32/2019 e 76/2020 - che prevede la possibilità per le Regioni di introdurre disposizioni derogatorie al DM 1444/1968.
L’art. 2–bis, pur rappresentando un primo passo verso l’adeguamento ai nuovi bisogni, continua a presentare rilevanti problematiche interpretative. Prima di tutto la “rubrica” parla di deroghe in materia di distanza tra fabbricati, mentre il testo fa riferimento in via generale a “disposizioni derogatorie al DM 1444/1968”, sembrando indicare la possibilità di introdurre deroghe a tutte le previsioni di quest’ultimo.
La norma inoltre lega le deroghe alla “definizione o revisione di strumenti urbanistici comunque funzionali ad un assetto complessivo e unitario o di...