Le previsioni del piano paesaggistico sono cogenti e inderogabili da parte degli strumenti urbanistici degli enti locali
Le previsioni del piano paesaggistico sono cogenti e inderogabili da parte degli strumenti...
Le previsioni del piano paesaggistico sono cogenti e inderogabili da parte degli strumenti urbanistici degli enti locali
17 Settembre 2024
L’art. 145, co. 3 d. lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), prevede che “le previsioni dei piani paesaggistici di cui agli articoli 143 e 156 non sono derogabili da parte di piani, programmi e progetti nazionali o regionali di sviluppo economico, sono cogenti per gli strumenti urbanistici dei Comuni, delle città metropolitane e delle Province, sono immediatamente prevalenti sulle previsioni difformi eventualmente contenute negli strumenti urbanistici . . . e sono altresì vincolanti per gli interventi settoriali”.
In particolare, l’art. 143, nel descrivere i contenuti del piano paesaggistico, dispone, tra l’altro (lett. h), che questo preveda la “individuazione delle misure necessarie per il corretto inserimento, nel contesto paesaggistico, degli interventi di trasformazione del territorio, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile delle aree interessate”.
Il successivo art. 146 dispone che l’autorizzazione paesaggistica, che “costituisce atto autonomo e presupposto rispetto al permesso di costruire o agli altri titoli legittimanti l’intervento urbanistico-edilizio” (co. 4) ed è preordinata (come si evince dal descritto scopo della documentazione da presentare a corredo dell’istanza: co. 3), “alla verifica della compatibilità fra interesse paesaggistico tutelato ed intervento progettato”.
A sua volta, l’art. 167, co.4 e 5, disciplina il rilascio dell’atto di accertamento di compatibilità paesaggistica, in presenza di talune difformità, escludendo che tale accertamento possa interessare lavori che, in assenza o difformità dall’autorizzazione paesaggistica, “abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati” (v. Cons. Stato, sez. VI, 1 febbraio 2024 n. 1241).
In sostanza, come costantemente ribadito dalla giurisprudenza amministrativa (da ultimo, Cons. Stato, sez. IV, 31 agosto 2023 n. 8091 e 24 giugno 2024 n. 5584; sez. VII, 23 novembre 2023 n. 10053), le previsioni del piano paesaggistico sono cogenti e inderogabili da parte degli strumenti urbanistici degli enti locali e degli atti di pianificazione previsti dalle normative di settore, che, se...