Il bando intende favorire processi di conservazione programmata e di buona gestione del patrimonio culturale, ponendo particolare attenzione, nell’ambito delle azioni previste, anche al cambiamento climatico. Questo strumento si propone di sostenere interventi urgenti e prioritari su beni di interesse storico-architettonico vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).
Attraverso tali interventi la Fondazione intende garantire condizioni di apertura, sicurezza e fruibilità degli edifici al fine di avvicinare le comunità alla conoscenza del patrimonio culturale. La Fondazione sosterrà la realizzazione di interventi prioritari di messa in sicurezza, miglioramento strutturale, restauro e manutenzione, con particolare attenzione alla realizzazione di azioni volte anche a un minore consumo di energia da fonte fossile e alla riduzione degli effetti che il cambiamento climatico può avere sui beni di interesse storico-architettonico.
I progetti dovranno riferirsi prioritariamente ai seguenti ambiti da affrontare singolarmente o trasversalmente, a seconda delle tipologie di beni e di degrado identificate: coperture, strutture orizzontali e verticali, superfici e apparati decorativi architettonici (sculture, balaustre, stucchi, etc.).
In relazione agli effetti del cambiamento climatico le candidature potranno includere azioni di diagnostica anche sulle aree esterne – comunque incluse nelle particelle catastali vincolate e nelle disponibilità del proprietario o dell’affidatario del bene - per valutare l’opportunità di realizzare interventi indiretti (ad esempio: riduzione della vulnerabilità e dell’esposizione a eventi alluvionali estremi, verifica di eventuali elementi di contenimento del terreno, miglioramento del sistema di canalizzazione delle acque meteoriche dell’edificio, etc.).
Non saranno considerati ammissibili progetti esclusivamente destinati ad interventi su tali aree esterne, nonché esclusivamente finalizzati al restauro di superfici pittoriche o di elementi dell’edificio che non ne condizionano la fruizione in sicurezza e l’avanzare del degrado. Le proposte dovranno inoltre prevedere la predisposizione del piano di conservazione preventiva e programmata dei beni oggetto dell’intervento.
Nell’ambito dei progetti sopra descritti, al fine anche di ridurre il consumo di energia da fonte fossile, sarà possibile come azione aggiuntiva, prevedere lo sviluppo di un assessment diagnostico del bene (attività professionali di diagnostica e...